BURBERRY – LA PRIMA SFILATA IN 3D

Burberry ha realizzato a febbraio di quest’anno la prima sfilata in 3D trasmessa contemporaneamente con tecnologia 3D a Londra, New York, Tokio, Dubai, Los Angeles con la collaborazione di Sky Television, aprendo una nuova era nella comunicazione digitale nella moda.
La visualizzazione 3D nelle sfilate è diventata quindi una realtà e non è + solo una sperimentazione.
Di fatto Burberry ha iniziato un percorso molto interessante per innovare il modo di comunicare e promuovere il Brand attraverso lo studio e la realizzazione di nuove soluzioni hitech.
Ora il team creativo di Burberry sta portando avanti, per esempio, la sperimentazione 3D utilizzando i video dell’ultima campagna pubblicitaria, per consentire agli spettatori online di cambiare i punti di vista delle riprese spostando fisicamente i modelli e i capi Burberry.
Con un clic del mouse, gli utenti online possono cambiare gli angoli, muovendoli in varie direzioni, e visualizzare i vestiti e gli accessori da prospettive diverse.
Di seguito pubblico uno stralcio dell’intervista del Direttore Creativo di Burberry
[Christopher Bailey, Direttore Creativo di Burberry]:
“E ‘stato molto semplice. Sono partito da un ragionamento che un’immagine piatta è un’immagine piatta e mi sono chiesto “come possiamo renderla più tridimensionale?” Poi abbiamo trasmesso la sfilata dal vivo in 3D a Dubai, Los Angeles, Parigi, Tokyo e abbiamo deciso di cercare di dare seguito a questa sperimentazione in quanto abbiamo avuto feedback incredibili dopo lo streaming della sfilata in 3D, e quindi abbiamo voluto portare la stessa esperienza sulla campagna pubblicitaria “.
Bailey dice che, dopo il successo del loro spettacolo 3D a Londra nel mese di febbraio, in Burberry si proseguirà sulla strada dell’innovazione per la promozione del brand.
Pur essendo un brand che ha oltre 150 anni, Burberry oggi vuole creare innovazioni tecnologiche nel mercato dei beni di lusso.
[Christopher Bailey, Direttore Creativo di Burberry]:
“L’obiettivo è di avvicinarsi alla gente. Penso che il web rende il mondo molto piccolo.
Per esempio, se abbiamo una sfilata di moda che si svolga qui a Londra o a Milano, al massimo possiamo offrire questo spettacolo a 1.500 persone. Invece appena si trasmette su internet in live streaming, ci si connette con milioni di persone. Così, all’improvviso si deve pensare in modo diverso, ‘Ok ora non è più solo il Brand e la Maison, non sono più solo i clienti, non è più solo stampa, ora è il pubblico ‘”.
La Retail blogger Moira Benigson dice la fusione tra moda, tecnologia, arte e musica, sta generando di fatto una nuova tendenza.
L’anno scorso Burberry ha lanciato una sorta di mini-sito di social networking, focalizzato sul loro capo simbolo, “il mitico Trench”, chiamato “Art of the Trench”.
L’obiettivo era quello di guidare le vendite online interagendo direttamente con i clienti.
Il Fashion blogger “The Sartorialist”, è stato assunto per contribuire allo sviluppo del sito.
Gli amanti del trench ora possono ad esempio caricare immagini di se stessi o altri, mentre indossano il famoso “impermeabile”.
E’ stato anche lanciato un sito di e-commerce che permette ai clienti di acquistare direttamente il trench e di riceverlo in 4-6 settimane.
Burberry ha battuto tutte le previsioni, con un aumento del 24 per cento del fatturato nel primo trimestre.
Questo in parte è dovuto anche allo shopping on-line, argomento su cui i brand del lusso, inizialmente, hanno avuto un atteggiamento molto attendista e molto dubbioso sui risultati.
Per Burberry questo è diventato un fattore distintivo che ha consentito di focalizzarsi anche sui mercati emergenti.
Mi fa pensare quando nel 2000 realizzai, con il mio team in Equart, la prima sfilata digitale interattiva per Jil Sander e quando cominciammo a pensare al progetto del primo camerino virtuale.…
Forse eravamo troppo avanti ed era troppo presto e ogni tanto mi viene in mente la battuta : io sono avanti, ma così avanti che se mi volto vedo il futuro che mi rincorre! 😉