Mia madre era tedesca, nata nel ’38, poco prima della 2.da Guerra Mondiale, in una piccola cittadina della Germania Est vicino a Dresda.
Nel 1944 mentre mio nonno era ancora al fronte in Norvegia, mia nonna e 4 figli piccoli tra i 4 e i 10 anni, tra cui mia madre scapparono dalla Germania Est, che stava per essere invasa dai Russi, verso la Germania Ovest.
Riuscirono a scappare e si stabilizzarono a Francoforte, che divenne la città dove ricominciare la loro vita e dove ricostruire un futuro.
Fu un periodo sicuramente controverso quello del dopoguerra, dove la Germania era completamente distrutta e il ricominciare da zero fu durissimo, ma pieno di speranza, anche se il mondo scivolava nel trentennio della Guerra Fredda.
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Purtroppo non sono mai riuscito a parlare di quel periodo con mia madre, che negli anni 50 ha vissuto la sua adolescenza e la sua giovinezza, e mi è rimasta sempre la curiosità di sapere come fu vissuto dalla famiglia e dai tedeschi quel periodo.
Ho cercato quindi di documentarmi, leggendo diversi libri di storia del periodo cercando di approfondire, anche attraverso documentari, per cercare di comprendere meglio il contesto in cui si è sviluppato la contrapposizione fra i 2 blocchi.
Di quel periodo però esiste tanto materiale, ma molto frammentato e non analizzato storicamente in dettaglio e in ogni caso i risultati sono mediamente di parte.
5 anni fa, stimolato da questa mia ricerca, ebbi un’idea e ne parlai con Biagio Bolocan Goldstein, un amico storico e scrittore, che coinvolsi nella realizzazione di un piano editoriale del progetto e nella realizzazione di una puntata pilota.
Decisi quindi di dedicarmi per alcuni mesi alla realizzazione del mio progetto crossmediale sulla Storia Contemporanea Internazionale dal dopo guerra ai giorni nostri, coinvolgendo anche Maria Concetta Mattei, ottima conduttrice del TG2, con cui avevo già lavorato negli anni precedenti e il mio team di produzione di Mediantech con cui realizzai la produzione.
Il Progetto “Contemporanea” 1945-2005
Il contenuto dell’opera riguardava la ricostruzione televisiva e multimediale del periodo di 60 anni di storia internazionale contemporanea che va dal 1945 al 2005.
Concepito come un’opera organica sulla storia internazionale dal dopoguerra ai giorni nostri, il progetto aveva l’ambizione di declinare il modello enciclopedico tradizionale in un format televisivo e multimediale dinamico con tutti gli elementi innovativi di accessibilità e interazione permessi dal DVD come supporto.
Il progetto “Crossmedia” prevedeva per la prima volta la realizzazione coordinata e sinergica di una collana di DVD multimediali e contemporaneamente di una serie televisiva dedicata a un viaggio virtuale nella storia internazionale degli ultimi 60 anni, con l’esplorazione degli avvenimenti fondamentali più significativi, attraverso prospettive di lettura e modalità di approccio innovative.
Il progetto primario verteva comunque alla realizzazione di una collana multimediale di 40 DVD video, da veicolare in edicola con un’operazione di vendita dei DVD con fascicoli, con la partnership De Agostini Editore primario editore italiano, con cui realizzammo la puntata pilota.
Per la prima volta avremmo avuto un’opera televisiva interattiva, con una “visione storica europea”, visto che la stragrande parte di produzioni di documentari storici ci arriva dagli USA e quindi con una visione di parte di questo periodo storico controverso.
Cercai di lavorare a un’idea di Format crossmediale, su un argomento complesso come la Storia, che fosse sostanzialmente diverso da ciò che si era visto sino a quel momento in televisione, su internet o in edicola.
La novità, per quanto concerne la versione televisiva, consisteva nella costruzione di un format, sviluppato con un taglio particolarmente innovativo per l’argomento trattato, con un design, un ritmo e un confezionamento decisamente più moderno.
L’idea era di partire con l’introduzione sulla cronologia di un periodo di 2 anni per ogni puntata, costruita come un Telegiornale con le principali breaking news del periodo, mediate sempre da una giornalista che aveva la funzione di spiegare e raccordare le notizie per fare capire il contesto generale in cui accaddero degli eventi.
Successivamente si dava spazio all’evento principale sviluppato come un documentario ma sempre con costanti riferimenti agli altri avvenimenti correlati.
La terza parte era dedicata invece al dibattito in studio con 2 o più storici per cercare di dare una visione completa, con i punti di vista sviluppati da entrambe le parti.
Insomma era un progetto veramente innovativo, che si staccava totalmente da tutti i format di Storia realizzati fino a quel momento, e aveva un confezionamento moderno, sviluppato completamente in uno studio virtuale su un limbo bianco, volutamente bianco, in netta contrapposizione al confezionamento di programmi di storia che ha, invece, nel nero il suo background di riferimento.
L’uso di elementi iconografici e scenografici tridimensionali in animazione, basati sul blu e sul rosso colori dei 2 blocchi contrapposti, dava un’idea di un design particolarmente raffinato e coerente con i contenuti del format.
Era ed è ancora un progetto con un format innovativo, che puntava a un pubblico giovane, interessato ad approfondire la storia di quel periodo.
Dopo aver realizzato la puntata pilota con DeA, ricercammo un Editore Televisivo a carattere nazionale per mettere in palinsesto la serie di trasmissioni televisive, a partire dallo stesso format dagli stessi contenuti sviluppati per la collana; questo fu il principale scoglio per cui non si riuscì a partire perchè in RAI la Storia è sempre stata un feudo di Giovanni Minoli e quindi era impensabile portare avanti un progetto del genere, e sulle altre reti non abbiamo trovato in quel periodo, disponibilità a investire su questo progetto, nonostante ci fossero tutti i presupposti per poterla declinare in un progetto internazionale.
Di seguito pubblico la scheda informativa di CONTEMPORANEA 1945-2005, scritta con l’amico Biagio Bolocan Goldstein:
Sono 60 anni della nostra recente storia di cui sappiamo troppo poco e ciò che conosciamo è superficiale, parziale, e senza una visione completa di quanto accaduto
Di questi 60 anni, 45 anni sono rappresentati dal periodo della Guerra Fredda che rappresenta uno dei periodi più particolari, oscuri, controversi della nostra storia recente.
Intere generazioni sono figlie di questo periodo dominato dal terrore continuo dell’apocalisse e della contrapposizione di 2 Superpotenze figlie di 2 ideologie agli antipodi: Capitalismo e Comunismo.
Le ambizioni di 2 imperi erano troppo globali per essere conciliabili, e quel che segue ha plasmato cinquant’anni delle nostre vite e creato un mondo con cui oggi ci troviamo a fare i conti.
La Guerra Fredda è stata un conflitto mai dichiarato, combattuto psicologicamente a distanza, nella strategia della tensione, con metodi nuovi e occulti, senza regole ed esclusione di colpi, alla continua ricerca del predominio militare e nucleare, in cui i servizi segreti hanno avuto, nelle varie fasi storiche, ruoli determinanti spesso nefasti.
Ma certo non è stata meno terribile di quelle che l’hanno preceduta ed ha fatto più vittime di qualsiasi altra guerra della storia, fatta eccezione per la “seconda Guerra Mondiale”
Dalla Corea a Cuba, passando per il Vietnam, la Jugoslavia, l’Afghanistan, il Cile, la Cina, l’Ungheria, il Tibet, l’Africa, la Guerra Fredda ha ammassato dai 30 ai 40 milioni di morti a seconda delle stime.
La Guerra Fredda ha condizionato la vita, le speranze, le sofferenze e i sogni di tre generazioni, ha moltiplicato la corsa agli armamenti e la proliferazione delle armi nucleari; ha intrecciato terrore e spionaggio, intrighi e pericolose alleanze.
Nessuna ha coinvolto così tanti popoli, spostato altrettante frontiere, impegnato così tante risorse che avrebbero potuto cambiare le sorti di miliardi di esseri umani.
Tutti noi siamo reduci da quel periodo: E’ stata la terza guerra mondiale, la “nostra” guerra.
E poi il crollo del muro di Berlino e la dissoluzione dell’impero sovietico hanno cambiato tutto creando l’illusione della pace e della fine del terrore.
Gli USA però non sono ancora riusciti a vincere la pace… e dai qui il nuovo periodo, nuovi scenari e nuovi conflitti il Medio Oriente, l’Irak, l’Iran e poi la prima Guerra del Golfo, l’emergere della CINA come nuova Grande superpotenza, il 2000 e poi il drammatico 11 settembre 2001 con l’attentato all’America vero e proprio spartiacque della nostra storia recente.
Penso che oggi serva un’opera organica e completa di quel periodo.
CONTEMPORANEA voleva quindi essere una grande opera multimediale per iniziare a cominciare a capire cosa è veramente successo nella nostra storia recente e quindi in parte nella nostra vita.
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