I PROGETTI FUTURISTICI DEL GOOGLE ATAP LAB

Google-IO-2015Si è tenuta in questi giorni Google I/O 2015, la conferenza per gli sviluppatori di software e comprende sessioni approfondite e tecniche sulla creazione web, mobile e tecnologie web open come Android e Chrome.
La prima conferenza degli sviluppatori Google si è tenuta nel 2008 e da allora è diventato l’evento annuale di riferimento per la community di ricercatori e sviluppatori legati al mondo Google.
Google I/O,  è diventato quindi un appuntamento fisso al Moscone Center di San Francisco, per una durata di due giorni, veramente intensi e ricchi di conferenze, workshop e stand espositivi dove provare le ultime tecnologie prima del lancio sul mercato.

Pubblico a partire dal video di The Verge che sintetizza in pratica, la presentazione dei progetti più interessanti, che corrispondo a quelli che a mio avviso sono i più intriganti e che presentano delle enormi potenzialità di sviluppo nel prossimo futuro:

Google_atap_Project
Google ATAP LAB Project

 

PROJECT JACQUARD

Occupandomi di Internet of Things con IOTEXPO, la 1° Virtual Expo dell’IOT e nel mio recente passato di applicazioni mobile nel settore Fashion Luxury e di applicazioni da collegare a capi di abbigliamento sportivo, Project Jacquard, ha attirato la mia attenzione per la possibilità di poter trasformare i tessuti in veri strumenti di User Interface, per attivare e controllare dei processi sino ad oggi delegati per esempio a Smartphone e Audio Player,  una prospettiva che apre degli scenari applicativi veramente interessati, e innovativi.

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Infatti Project Jacquard ha come obiettivo lo sviluppo di una vera piattaforma innovativa per la realizzazione di tessuti hitech, con l’integrazione di sensori, trasformando oggetti di uso quotidiano, come i vestiti, in superfici interattive, per permettere ai designer e agli sviluppatori di creare, tessuti sensibili al tocco collegati nei propri prodotti.

Project Jacquard, nello spazio espositivo, ha proposto un particolare tessuto dotato di sensori tattili che permettono di controllare applicazioni o altri sensori attraverso lo sfioramento di una parte del tessuto: un esempio è il controllo di un music player con la possibilità di controllare il volume con uno swipe sulla tasca dei jeans,  e di cambiare brano con un semplice tap: elementi per nuove frontiere della user experience!

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GOOGLE SOLI

Progetto Soli sta sviluppando un nuovo piccolo sensore che integra la tecnologia radar, per il rilevamento di oggetti collocati nello spazio.

PROJECT SOLI

Il sensore è in grado di monitorare i movimenti  ad alta velocità e con una precisione sub-millimetrica e  potrà in prospettiva essere collocato sia su smartphone e integrato nei tessuti hitech come quelli proposti del  Project Jacquard, in quanto funziona perfettamente anche quando coperto.

È adatto per un circuito integrato, può essere prodotto su larga scala e integrato in dispositivi di piccole dimensioni e di oggetti di uso quotidiano.

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PROJECT GOOGLE JUMP

In questo periodo mi sto occupando di un progetto veramente molto interessante basato proprio sull’adozione di una Livecam in alta definizione per la realizzazione di fotografie panoramiche, e quindi Google JUMP, non poteva passare inosservato.

Infatti Google ha appena presentato JUMP, il progetto che si basa su un’architettura con 16 GoPro.

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Si tratta di un array di videocamera a 360 gradi pazzo dall’aspetto che utilizza 16 telecamere GoPro separati per   e per supportare quindi la realizzazione di video 360 ° per applicazioni di Virtual Reality da pubblicare su YouTube da fruire con gli appositi occhiali stereoscopici.

Google ha pensato anche allo sviluppo di una versione particolarmente economica Google Cardboard rappresentata da una scatola di cartone da 20  dollari studiata per integrare come display  uno smartphone Android.

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Se si pensa che a breve quindi sarà possibile effettuare  riprese in Virtual Reality con un investimento che parte  dai 500 dollari GoPro HERO4 nero, che moltiplicato per 16 telecamere da solo  costerà $ 8.000 più probabilmente il costo del supporto circolare e del treppiede  per arrivare probabilmente a un costo intorno ai 10.000 $, veramente straordinario e impensabile fino a qualche mese fa!

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GOOGLE ARA

Google ARA non è un progetto recente perchè ha già un paio di anni. Infatti è stato sviluppato lo scorso anno a partire dall’idea di una Startup Phonebloks, che ha sviluppato il progetto nel  2013 ed ha attirato immediatamente le attenzioni di Google.

Project-Ara
Project Ara Smartphone Modulare

L’idea è semplice ma geniale : il telefono diventa un oggetto completamente modulare configurabile e aggiornabile attraverso l’uso di blocchetti intercambiabili e sostituibili.

Potrebbe essere uno smartphone progettato dalla Lego, per la sua filosofia di design e progettazione; infatti consente di adattare il dispositivo con funzioni e moduli di upgrade, alle esigenze dell’utente, in fase di configurazione, ma inoltre consente di sostituire l’eventuale componente rotto in maniera semplicissima senza la necessità di ricorrere al centro d’assistenza.

Personalmente mi piace moltissimo l’idea di uno Smartphone modulare e sono sicuro che attirerà l’interesse di un’ampia community di utenti, per l’innovazione del design, e per la flessibilità di configurazione che si antepone alla rigidità monolitica dei modelli sin qui proposti dai vari big player a partire da Apple (ed io sono un fan di Apple…)

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Questo è solo il 1° estratto dei progetti di Google ATAP LAB che giudico veramente interessanti!

Nei prossimi post infatti pubblicherò anche la mia opinione su altri  progetti veramente innovativi  come ad esempio il Project Tango.

A presto!

Sergio Curadi

Dal 1984 mi occupo di comunicazione attraverso i new media digitali e, lavorando in questo settore da tanti anni, ho visto nascere ed evolvere la comunicazione digitale sin dalla commercializzazione dei primi personal computer e dal successivo avvento di internet. Amo il mio lavoro e lo porto avanti con grande impegno e passione! Ho partecipato attivamente nel mio piccolo, a questa grande trasformazione economica e culturale come imprenditore creando una delle prime e storiche Multimedia Factory Italiane la EQUART che ho guidato per quasi 20 anni coordinando e realizzando innumerevoli progetti, produzioni ed eventi multimediali. Negli ultimi anni ho svolto attivamente il ruolo di General Manager e Innovation Manager in diverse società specializzate nella Digital Communication attivando degli Innovation LAB. Da fine 2013 sono entrato in SATIZ Technical Publishing & Multimedia come Direttore della Divisione Multimedia Communication. A fine 2014 ho ideato e realizzato con il mio team di SATIZ TPM "IOTEXPO", il 1° Virtual Expo dell'Internet of Things. Da gennaio 2014 sto lavorando allo sviluppo della piattaforma IOTEXPO per la mappatura e la catalogazione di tutti i progetti, le soluzioni, i prodotti e le aziende che si occupano di IoT e a diversi nuovi progetti di comunicazione crossmediale. Da settembre ho affiancato all'attività IOTEXPO, anche INTERNET OF ARTISTS la nuova Startup inglese che sta sviluppando un progetto di una piattaforma digitale innovativa per far interagire le communities di artisti e musicisti nel mondo.

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