IL FUTURO DELLA MEDICINA E’ NELLA ROBOTICA E NELLE APP – DANIEL KRAFT – TEDTALKS

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Sicuramente stiamo entrando nell’era della medicina digitalee l’adozione di device mobili, smartphone e Tablet, sarà nel prossimo futuro un fenomeno molto diffuso.

E’ interessante vedere come dei device come iPhone e iPad stanno diventando i nuovi strumenti di monitoraggio, di diagnosi e di controllo della terapia, ovviamente grazie all’implementazione di APP verticali opportunamente interfacciate con strumenti digitali e device innovativi.

Ho deciso di pubblicare integralmente questo intervento veramente illuminante di Daniel Kraft, estratto da TEDTalks, l’area di conferenze online di TED – www.ted.com, perché riesce a dare  veramente una chiara e ampia visione degli scenari dell’innovazione nelle varie specializzazioni della Medicina nei prossimi anni, dalla diagnostica per immagini alla chirurgia robotica, dalla medicina rigenerativa alle geomedicina, dalla robotica indossabile alla genomica.

TED è un’organizzazione no-profit dedita alla divulgazione, con un pay off che dice tutto “Ideas Worth Spreading”, che ha avuto inizio nel 1984 con una conferenza per riunire persone dai tre mondi:  Technology, Entertainment, Design…. da queste 3 parole : l’acronimo TED un progetto  veramente straordinario che si è ampliato ed evoluto negli anni fino a diventare oggi uno dei portali divulgativi più importanti a livello planetario.

TED talks logoTEDTalks quindi è uno splendido progetto divulgativo che consente  di poter dare accesso online, a tutti gli utenti interessati, alle conferenze annuali TED a Long Beach / Palm Springs ed Edimburgo, dove si riuniscono i pensatori più affascinanti del mondo, che sono chiamati a parlare delle loro vite, delle loro esperienze e delle loro visioni del mondo e del futuro visto da prospettive  e punti di vista estremamente personali.

E’ proprio l’interpretazione e la visione del futuro della Medicina proposto da Daniel Kraft, che mi ha veramente affascinato, e che ci propone un nuovo approccio “all’era della vera medicina personalizzata – la medicina giusta per la persona giusta nel momento giusto – invece di quello che stiamo facendo oggi, che è la stessa medicina per tutti.”

Vediamo quindi il video di Daniel Kraft con l’intera traduzione di questo intervento illuminante sul futuro della medicina:

 

Ma ora vi propongo il video di Daniel Kraft con l’intera traduzione di questo intervento illuminante sul futuro della medicina:

daniel-kraftDaniel Kraft

Daniel Kraft medico, ricercatore, inventore e innovatore, ci offre una rapida panoramica di tutte le innovazioni in campo medico che vedranno la luce nei prossimi anni, sviluppati sottoforma di APP’S sui nuovi device mobili come iPhone, Smartphone iPad, che potranno diventare strumenti flessibili per effettuare test e simulazioni  che miglioreranno di molto sia le informazioni diagnostiche che le tecniche di cura mediche.

“Un paio di anni fa mentre assistevo a una conferenza TED a Long Beach, ho incontrato Harriet In realtà ci eravamo già conosciuti online – non nel modo che state pensando. 

Ci hanno presentato perché conoscevamo entrambi Linda Avey, una delle fondatrici della prima azienda online di genomica personale. E visto che condividevamo le nostre informazioni genetiche con Linda, poteva vedere che Harriet e io avevamo in comune un tipo molto raro di DNA mitocondriale – aplotipo K1a1b1a – che vuol dire che eravamo parenti molto alla lontana. Abbiamo in comune la stessa genealogia di Otzi, l’uomo di Similaun. Quindi Otzi, Harriet e io. Dei nostri tempi, naturalmente, abbiamo creato il nostro gruppo su Facebook. Siete tutti i benvenuti. E quando ho conosciuto Harriet personalmente l’anno successivo alla Conferenza TED, era andata online e aveva ordinato le T-Shirt personalizzate. (Risate)

Ora, perché vi sto raccontando questa storia, e cosa ha a che fare con il futuro della salute? Il modo in cui ho conosciuto Harriet è a tutti gli effetti un esempio sul come sfruttare la multi-disciplinarietà, la crescita esponenziale delle tecnologie sta influenzando il futuro della nostra salute e del nostro benessere –dalle analisi genetiche low-cost all’utilizzo delle potentissime tecniche di bioinformatica, alla connessione che si creano con Internet e i social network. 

Quello di cui vorrei parlare oggi è capire queste tecnologie esponenziali. Spesso pensiamo in maniera lineare. Ma se ci pensate, se prendete una ninfea e la dividete in due piantine ogni giorno – due, quattro, otto, sedici – in 15 giorni ne avrete 32.000.

Quante pensate di averne in un mese? Arriviamo a un miliardo. Se cominciamo quindi a pensare in modo esponenziale, possiamo vedere come questo abbia un impatto sulle varie tecnologie disponibili.

E molte di queste tecnologie — parlo come fisico e innovatore – possiamo cominciare a sfruttarle percambiare il futuro della nostra salute e della salute pubblica, e per rispondere alle principali sfide che ci pone l’assitenza sanitaria odiernache vanno :

  • dai costi esponenziali all’invecchiamento della popolazione, 
  • al modo in cui oggi sottoutilizziamo le informazioni, 
  • alla frammentazione delle cure, 
  • al percorso spesso difficile dell’adozione dell’innovazione. 

E una delle cose principali che possiamo fare, ne abbiamo parlato un pò oggi è spostare la curva a sinistra. 

Spendiamo la maggior parte del denaro nell’ultimo 20% della vita. 

E se potessimo spendere per incentivare il sistema sanitario e noi stessi per spostare la curva a sinistra e migliorare la nostra salute, sfruttando anche la tecnologia? 

La mia tecnologia preferita, un esempio di tecnologia esponenzialeè qualcosa che abbiamo tutti in tasca. Se ci pensate, stanno migliorando in maniera impressionante. Voglio dire, questo è l’iPhone 4.

Immaginate cosa potrà fare l’iPhone 8.

Sono riuscito ad ottenere alcune anticipazioni. 

Mi sono occupato di gestire la condivisione della ricerca medica di una nuova istituzione chiamata Singularity University con sede nella Silicon Valley. 

Ogni estate mettiamo insieme un centinaio di studenti di talento provenienti da ogni parte del mondo. E analizziamo le tecnologie esponenziali sotto vari aspetti: medico, biotecnologico, dell’intelligenza artificiale, robotico, nanotecnologico, dello spazio, e cerchiamo di capire come farle interagire e utilizzarle per la soluzione di importanti problemi ancora non risolti. 

Abbiamo anche programmi esecutivi di una settimana. 

E nei prossimi mesi ci sarà Future Med, un programma che aiuta a incrociare e applicare le tecnologie nella medicina.

FutureMed-slideFutureMed

Ho citato il cellulare. 

Questi cellulari possono usufruire di più di 20.000 applicazioni diverse – al punto che ce n’è una in Gran Bretagna con cui, depositando urina su un piccolo chip connesso all’iPhone, si può controllare la presenza di malattie veneree (MST).

Non so se la proverei, ma è disponibile. 

Ci sono applicazioni di qualunque tipo per combinare cellulare e diagnostica, per esempio – misurare il tasso di glucosio nel sangue con l’iPhone e inviarlo, potenzialmente, al vostro medico in modo che possiate entrambi tenere sotto controllo il tasso di zuccheri nel sangue se siete diabetici. 

iBIGStar Glucose MeterVediamo ora come le tecnologie esponenziali stanno modificando la sanità. Cominciamo con la velocità. Non è un segreto che i computer, come previsto dalla legge di Moore, stiano accelerando sempre di più.

Abbiamo la capacità di fare cose sempre più potenti attraverso i computer. Stanno veramente raggiungendo, e in alcuni casi sorpassando, le capacità della mente umana. 

Ma dove credo che la velocità di calcolo sia più utile è nel campo della diagnostica per immagini. La capacità di guardare all’interno del corpo umano in tempo reale con un’altissima risoluzione sta diventando veramente incredibile. 

E stiamo aggiungendo varie tecnologie — tomografie, TAC e diagnostica molecolare – per cercare e trovare cose a diversi livelli. Qui vedrete la risonanza magnetica a più alta risoluzione che sia mai stata fatta, ricostruita da Marc Hodosh, il curatore di TEDMED. 

Imaging Speed & ResolutionImaging Speed & Resolution

E ora possiamo vedere all’interno di un cervello con una risoluzione e una capacità non disponibile prima d’ora, e sostanzialmente imparare a ricostruire, e forse anche reingegnerizzare o riprogrammare il cervello, in modo da capire meglio le patologie, le malattie e le terapie. 

Possiamo guardare all’interno con risonanze magnetiche in tempo reale — nel cervello in tempo reale. E capendo questo tipo di processi e questo tipo di connessioni, capiremo gli effetti delle cure o della meditazione e personalizzare meglio e rendere efficaci, per esempio, le droghe psicoattive.

Gli scanner per fare questo stanno diventando sempre più piccoli, meno costosi e sempre più trasportabili. E questo tipo di esplosione di dati disponibili sta quasi diventando una sfida. Una risonanza oggi occupa circa 20 gigabyte di memoria, come 800 libri. Tra un paio di anni equivarrà a un terabyte, o 800.000 libri.Come sfruttare queste informazioni? Andiamo sul personale. Non vi chiederò quanti di voi hanno subito una colonscopia, ma se avete più di 50 anni, è il momento di farla. Quanto vorreste evitare il fastidio della punta della sonda?  

Bene, ora esiste sostanzialmente una colonscopia virtuale. Confrontate queste due immagini — ora un radiologo può praticamente navigare attraverso il colon del paziente e, aumentando la visione con l’intelligenza artificiale, identificare potenzialmente, come vedete qui, una lesione. Oh, forse ce lo siamo perso, ma usando l‘Intelligenza Artificiale oltre alla radiologia, si possono trovare lesioni che prima passavano inosservate. E forse questo incoraggerà le persone a fare la colonscopia, cosa che altrimenti eviterebbero.

E questo è un esempio di cambiamento di paradigma. Stiamo andando verso questa integrazione di biomedicina, informatica, wireless e anche di cellulari, direi – questa era di medicina digitale

Quindi anche il mio stetoscopio ora è digitale. E ovviamente, c’è un’app su misura anche per quello. 

Intelligent Integration devicesCi stiamo muovendo, naturalmente, verso l’era del tricorder di star trek. Ad esempio gli apparecchi a ultrasuoni portatili stanno sostanzialmente sorpassando e soppiantando lo stetoscopio. Con un prezzo molto più basso – quello che costava prima 100.000 € o 200.000 $ – ora con circa 5.000 $, sono in grado di avere in mano un potente strumento diagnostico. E mettendo insieme questo con l’avvento delle cartelle mediche elettroniche – negli Stati Uniti, siamo ancora a meno del 20% in elettronico. Qui nei Paesi Bassi, credo che sia più dell’80%.

Ma ora che stiamo passando alla fusione dei dati medici, rendendoli disponibili elettronicamente, possiamo mettere a disposizione queste informazioni.

E ora come medico posso accedere ai dati dei miei pazienti da ovunque mi trovi semplicemente col mio smartphone. E ora, certamente, siamo nell’era dell’iPad, addirittura dell’iPad 2. E solo il mese scorso la prima applicazione approvata dalla FDA (Ministero della Salute) è stata approvata per permettere ai radiologi di effettuare letture di immagini diagnostiche su questi dispositivi

E dunque i medici di oggi, me compreso, si affidano completamente a questi strumenti. E come avete visto solo qualche mese fa,Watson di IBM batte i due campioni a Jeopardy. 

Voglio quindi che immaginiate dove saremo in un paio di anni quando avremo cominciato ad applicare queste informazioni basate sul cloud, quando ci saranno medici totalmente I.A. e sfrutteremo la connettività per prendere decisioni e fare diagnosi ad un livello mai raggiunto prima. Già oggi, non c’è bisogno di andare da un medico in molti casi. Solo nel 20% dei casi c’è bisogno che il medico metta mano a un pazienteSiamo nell’era delle visite virtuali – una specie di visite via Skype che potete fare con American Well, con Cisco che ha sviluppato un sistema molto complesso di presenza medica.

Visita Virtuale – Cisco Health Presence

Virtual Visit Cisco Health Presence

La capacità di interagire con il vostro fornitore di cure è diversa. Ed è sempre più facile con gli apparecchi di cui disponiamo oggi. Qui, la mia amica Jessica mi ha inviato una foto della sua ferita alla testa così che io possa prenotarle una prestazione al pronto soccorso — posso fare delle diagnosi in questo modo. 

O potremmo sfruttare la tecnologia dei videogiochi, come Microsoft Kinetice modificarlo per permettergli di fare diagnosi, per esempio nel caso di infarto, utilizzando semplicemente il rilevamento del movimento, con un apparecchio da 100 dollari. 

Di fatto possiamo visitare i nostri pazienti per via robotica –questo è l’RP7; se sono un ematologo, posso fare visite virtuali in un’altra clinica o ospedale. E si potrà far uso di tutta una serie di strumenti che abbiamo oggi in casa. Immaginate quindi che abbiamo già bilance wireless. Sali sulla bilancia. Twittate il vostro peso agli amici, e ci penseranno loro a farvi mantenere la linea.

Abbiamo misuratori di pressione wireless. Tutta una serie di queste tecnologie vengono messe insieme. E così invece di indossare questi apparecchi ingombranti, possiamo mettere un singolo cerotto. Questo è stato sviluppato da colleghi di Stanford, si chiama iRhythm – soppianta completamente la tecnologia precedente ad un prezzo molto inferiore e in maniera molto più efficace. Siamo anche nell’era, oggi, della conoscenza di sè attraverso i numeri. 

I consumatori ora possono comprare apparecchi da un centinaio di dollari, come questo piccolo FitBit. Posso misurare i passi, le calorie bruciate. Posso analizzarle su base giornaliera. Posso condividerlo con gli amici, con il mio medico. Ci sono orologi che misurano il battito cardiaco, il Zeo sleep monitor, un set completo di strumenti che permette di avere indicazioni sulla propria salute.

E cominciando a integrare queste informazioni, sapremo meglio cosa fare e capire meglio quello che succede con le nostra patologie, la nostra salute e il nostro benessere. Esistono anche specchi che misurano il battito cardiaco. E credo che in futuro avremo apparecchi che potremo inserire nei vestiti, per un monitoraggio 24 ore su 24, 7 giorni su 7. E così come abbiamo il sistema OnStar nelle auto, potrebbe accendersi la luce rossa — non direbbe “anomalia nel motore”. Si accenderà la luce “controllo medico”, così che possiamo occuparci di quello cha non va.Probabilmente tra qualche anno il vostro specchiosarà in grado di farvi una diagnosi. (Risate) Per quelli di voi che hanno bambini in casa, che ne pensate di un pannolino wireless… troppe informazioni, credo, rispetto a quelle che vi servono. Ma ci sarà.

Oggi abbiamo sentito parlare molto di tecnologia e connessione. 

E credo che alcune di queste tecnologie ci permetteranno di essere più connessi con i nostri pazienti, e dedicar loro più tempo e di fatto applicare l’importante elemento umano della medicina, migliorato proprio da questo tipo di tecnologie. Abbiamo parlato di avere più dati sul paziente, in qualche modo. Cosa ne dite di migliorare le capacità del medico? 

Robitics Surgery

Siamo oggi nell’era del super-chirurgo che può entrare all’interno del corpo e fare cose con lachirurgia robotica, che si pratica già oggi, a un livello che non era veramente possibile anche solo cinque anni fa. Ora tutto questo si sta potenziando con ulteriori strati di tecnologia come la realtà aumentata. Così il chirurgo può vedere all’interno del paziente, attraverso le lenti, dove c’è il tumore, dove sono i vasi sanguigni. E questo si può integrare con un supporto decisionale. Un chirurgo di New York potrebbe aiutare un chirurgo ad Amsterdam, per esempio. E stiamo entrando in un’era dichirurgia senza cicatrici che si chiama NOTES, dove l’endoscopio robotizzato può sbucare dallo stomaco ed estrarre la cistifellea senza alcuna cicatrice e per via robotica. Si chiama NOTES, e sta arrivando – sostanzialmente chirurgia senza cicatrici, perché fatta tramite chirurgia robotica.

E riguardo invece al controllo di altri elementi? Per coloro che sono affetti da disabilità — i paraplegici –c’è l’era dell’interfaccia cervello-computer, o BCI, dove i chip vengono inseriti nella corteccia motoria di pazienti completamente quadriplegici, e possono controllare una sedia a rotelle o, più avanti, un braccio robotico. E questi apparecchi stanno diventando sempre più piccoli e vengono usati con sempre più pazienti. E’ ancora in fase di test clinico, ma immaginate quando potremo collegarli, per esempio, a fantastici arti bionici, come il DEKA Arm costruito da Dean Kamen e dai suoi colleghi, che ha 17 gradi di movimento e libertà e permette alla persona che ha perso un arto di avere un maggior grado di destrezza e controllo di quanto avesse in passato.

Quindi stiamo veramente entrando nell’era della robotica indossabile. Se non avete perso un arto — se avete avuto un infarto, per esempio – potete indossare questi arti aumentati. O se siete paraplegici — per esempio sono andato a trovare i ragazzi di Berkley Bionics – hanno sviluppato eLEGS. Ho fatto questo video la settimana scorsa. Ecco un paziente paraplegico che sta camminando sostenendosi su questi esoscheletri. Altrimenti è completamente dipendente dalla sedia a rotelle. E queste sono le prime fasi dell’era della robotica indossabile. E credo che sfruttando questo tipo di tecnologia cambieremo la definizione di disabilità in super-abilità o super-capacità, in qualche caso. Questa è Aimee Mulling, che ha perso gli arti posteriori da bambina, e Hugh Herr, un professore del MIT che ha perso gli arti in un incidente di arrampicata. E ora entrambi posso arrampicarsi meglio, muoversi più velocemente, nuotare in modo diverso con le loro protesi rispetto a noi persone normalmente abili.

E riguardo ad altri tipi di esponenzialità? Chiaramente la tendenza all’obesità sta crescendo esponenzialmente nella direzione sbagliata, portandosi dietro pesanti costi. Ma il trend nella medicina di fatto è quello dell’esponenzialmente piccolo. Allora, qualche esempio: siamo nell’era di “Fantastic Voyage”, l’iPill. 

iPILL Fantastic VoyageiPILL Fantastic Voyage

Potete ingoiare questo apparecchio totalmente integrato. 

Può scattare fotografie del vostro sistema gastrointestinale, aiutare la diagnosi e medicare man mano che avanza.

Arriviamo amicro-robot anche più piccoli che alla fine si muoveranno autonomamente nel nostro sistema facendo cose che i chirurghi non possono fare, e in maniera molto meno invasiva. 

Magari si potranno auto-assemblare nel vostro sistema GI ed essere potenziati in quel contesto.

Per la parte cardiaca, i pacemaker stanno diventando sempre più facili da installare, non c’è bisogno di formare un cardiologo per posizionarli. 

saranno telemetrizzati in modalità wireless al vostro smartphone, così potete spostarvi ed essere monitorati in remoto

Anche questi diventeranno sempre più piccoli in futuro. 

Eccone un prototipo di Medtronic che è più piccolo di una monetina. 

Retine artificiali, la capacità di mettere questa rete sul retro del bulbo oculare permettendo ai non vedenti di vedere

Ancora una volta, siamo ai primi tentativi, ma stiamo andando avanti. 

Questi cambieranno le carte in tavola. O per chi di noi vede, cosa ne dite di lenti a contatto assistite? BlueTooth, WiFi disponibile — trasmettono immagini ai vostri occhi. Quindi se avete problemi nel mantenervi a dieta, potrebbe aiutare avere qualche immagine extra per ricordarvi quante calorie state assorbendo.

E cosa ne dite di permettere al medico di utilizzare il cellulare, ancora una volta per vedere immagini da microscopio e trasmettere i dati in modo telematico per fare diagnosi migliori? 

Turning a cell Phone into a MicroscopeDi fatto, tutta l’era della medicina di laboratorio sta cambiando completamente. 

Ora possiamo sfruttare la microfluidica, come questo chip costruito da Steve Quake a Stanford. La microfluidica può sostituire un intero laboratorio di tecnici. Mettetela in un chip, e potrete fare migliaia di test in qualsiasi struttura medica, ovunque. 

E tutto questo permetterà veramente alla tecnologia di raggiungere zone rurali e posti sperduti, permettendo, con pochi centesimi, di fare test che una volta costosissimi presso una qualunque struttura medica

E se andiamo avanti ancora un pochino, entriamo nell’era della nanomedicina, la capacità di costruire congegni così piccoli al punto di poter progettare dei globuli rossi, o microrobot che possono monitorare il sistema sanguigno o il sistema immunitario, o addirittura quelli che possono rimuovere i coaguli dalle arterie.

E che dire dell’esponenziale convenienza economica? 

Non è una cosa a cui normalmente pensiamo nell’era della medicina, ma gli hard disk da 10MB costavano $3.400 – oggi esponenzialmente più convenienti. 

Per quanto riguarda la genomica, il genoma costava circa un miliardo di dollari circa 10 anni fa quando fu realizzato il primo. Ora ci stiamo avvicinando ad un genoma da un migliaio di dollari.

Probabilmente tra un anno o due arriveremo a un genoma da cento dollari. Cosa ce ne faremo di un genoma da cento dollari?

 E presto avremo a disposizione milioni di questi test. E qui diventa interessante, quando si raccoglieranno tutte queste informazioni. 

Ed entriamo nell’era della veramedicina personalizzata – la medicina giusta per la persona giusta nel momento giusto – invece di quello che stiamo facendo oggi, che è la stessa medicina per tutti – una specie di bestseller dei medicinali, medicine che non funzionano per te, l’individuo. E molte, moltissime aziende stanno già lavorando in questa direzione.

Vi mostrerò anche un semplice esempio, di nuovo da 23andMe

I miei dati indicano che ho un rischio medio di sviluppare una degenerazione maculare, una specie di cecità. 

Ma se prendo quello stesso dato, lo carico su deCODEme, posso vedere il rischio, per esempio, di avere un diabete di tipo 2. 

Per il diabete di tipo 2 il rischio raddoppia. 

Potrei voler vedere per esempio che impatto ha il dessert a pranzo. Potebbe modificare il mio comportamento. 

Sfruttando le mie conoscenze di farmacogenomica – come si modulano i miei geni, cosa mi fanno le medicine e di che dosi ho bisogno saranno informazioni sempre più importanti, e una volta nelle mani dell’individuo e del paziente, si potranno correggere i dosaggi e si potranno scegliere diversi farmaci.

Ancora una volta, non si tratta solo di geni ma di molteplici dettagli – le nostre abitudini, la nostra esposizione all’ambiente. Quand’è l’ultima volta che il vostro medico vi ha chiesto dove avete vissuto?

Geomedicina: dove avete vissuto, a cosa siete stati esposti può influenzare enormemente la vostra salute.

 

GeomedicinaPossiamo ricavare questo tipo informazioni. 

Quindi la genomica, la proteomica, l’ambiente, tutti questi dati che vengono trasmessi a noi o ai poveri medici. Come li possiamo gestiare? 

Bene, oggi stiamo alle soglie dell’era della medicina o biologia dei sistemi, dove possiamo cominciare a integrare tutte queste informazioni. 

Ad esempio, analizzando nel nostro sangue le caratteristiche di 10.000 biomarcatori in un singolo test, possiamo considerarne le caratteristiche complessive e individuare malattie ad uno stadio molto più precoce. E’ stato battezzato da Lee Hood, il padre della medicina dei sistemi, la medicina P4.

Saremo profetici; sapremo in anticipo quali malattie potreste avere. Possiamo prevenire; questa prevenzione può essere personalizzata; e ancora più importante, diventerà sempre più partecipativa.Attraverso siti come Patients Like Me o gestendo i vostri dati su Microsoft Health Vault o Google Health,sfruttare tutto questo in maniera partecipativadiventerà sempre più importante.

Finirò quindi con l’esponenzialmente migliore. Vorremmo trovare terapie migliori e più efficaci. Oggi trattiamo la pressione alta, nella maggioranza dei casi, con pillole. E se prendessimo un nuovo apparecchio e colpissimo i vasi nervosi che aiutano a regolare la pressione, con una singola terapia potremmo curare l’ipertensione. 

Questo è un nuovo apparecchio che sostanzialmente già lo fa. Dovrebbe essere in vendita entro un anno o due. E cosa ne dite di terapie più mirate per il cancro? Giusto, sono un oncologo e devo dirlo, la maggior parte di quello che somministriamo oggi è veleno. 

Abbiamo imparato a Stanford e in altri posti che possiamo scoprire le cellule staminali del cancro, quelle che sembrano essere realmente responsabili della recidiva. Quindi se pensate al cancro come ad un’erbaccia, spesso noi possiamo sradicare l’erbaccia. Sembra rimpicciolirsi, ma spesso ritorna. Quindi stiamo attaccando l’obiettivo sbagliato.Le cellule staminali del cancro rimangono, e il tumore può tornare mesi o anni dopo. Ora stiamo imparando a identificare le cellule staminali del cancro e identificarle come obiettivo e procedere con cure a lungo termine. E stiamo entrando nell’era dell’oncologia personalizzata, la capacità di sfruttare tutti questi dati, analizzare il tumore e trovare un reale, specifico cocktail per ogni singolo paziente.

Medicina rigenerativaOra concluderò con la medicina rigenerativa. Ho studiato molto le cellule staminali – le cellule staminali embrionali sono particolarmente potenti. Abbiamo anche cellule staminali adulte in tutto il nostro corpo.

Le utilizziamo nel trapianto di midollo osseo. Geron, solo l’anno scorso, ha cominciato il primo testutilizzando cellule staminali embrionali umane per trattare la fabbrica del midollo spinale. 

Sono ancora le fasi iniziali, ma sta procedendo bene. Utilizziamo cellule staminali adulte nei test clinici da 15 anni per tutta una serie di problemi, in particolare nelle malattie cardiovascolari. Preleviamo le cellule dal midollo per trattare pazienti infartuati, e notiamo funzioni vascolari molto migliorate e una maggiore sopravvivenza utilizzando il proprio midollo spinale dopo un attacco cardiaco.

Ho inventato un apparecchio che si chiama MarrowMiner, un modo molto meno invasivo di prelievo del midollo spinale. Ora è in fase di approvazione alla FDA, e se tutto va bene potrà essere sul mercato forse già l’anno prossimo. 

Potete vedere l’apparecchio all’opera mentre preleva midollo spinale da un paziente, e invece di fare 200 punture ne basta una sotto anestesia locale.

Ma in che direzione sta andando la terapia con le cellule staminali? Se ci pensate, ogni cellula del vostro corpo ha lo stesso DNA che avevate quando eravate un embrione. Ora possiamo riprogrammare le cellule della pelle come cellule staminali embrionali pluripotenti e utilizzarle per trattare potenzialmente più organi dello stesso paziente – creando una linea di cellule staminali personalizzate. E credo che presto avremo delle criobanche di cellule staminali per conservare le nostre cellule cardiache, i miociti e le cellule neurali per utilizzarle in futuro, in caso di bisogno. E stiamo integrando tutto questo con l’ingegnerizzazione delle cellule. E integrando tecnologie esponenziali per la stampa in 3D di organi – sostituendo l’inchiostro con cellule e sostanzialmente costruendo e ricostruendo organi in 3D.

3D Organ PrintingEcco dove stiamo andando; siamo agli inizi. Ma penso, come per l’integrazione delle tecnologie esponenziali, che sia questa la strada. 

Quindi in chiusura, pensando ai trend della tecnologia e all’impatto sulla salute e sulla medicina, stiamo entrando in un’era di miniaturizzazione, decentralizzazione e personalizzazione. E mettendo insieme queste cose, se possiamo cominciare a pensare a come sfruttarle, daremo maggiore potere a pazienti e medici, miglioreremo il benessere e cominceremo a curare prima che arrivi la malattia. 

The Future of HealthCome medico so che se una persona viene da me con una malattia allo stadio iniziale, sono eccitato — spesso possiamo curarlo. Ma spesso è troppo tardi e magari è un cancro in stadio 3 o 4. 

Quindi sfruttando queste tecnologie tutte insieme, credo che entreremo in una nuova era che mi piace chiamare medicina stadio zero. E come medico oncologo, non vedo l’ora di rimanere disoccupato.

Grazie infinite.”

(Traduzione a cura di Anna Cristiana Minoli)

Un grande intervento divulgativo x comprendere i scenari futuri della Medicina.

Chiudo questo post, con una piccola citazione d’orgoglio, dicendo che  in collaborazione con l’agenzia BLU,  sto lavorando con il da alcuni mesi allo sviluppo di un APP molto interessante che rappresenta proprio uno degli esempi applicativi di come iPhone e gli smartphone in genere potranno diventare degli strumenti per controllare e monitorare la terapia e di tenerne sotto osservazione gli effetti.

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