JANNACCI, UN GRANDE MILANESE DOC…

Enzo Jannacci

Quando ci lascia un grande la sensazione di vuoto è proprio forte, perchè stimola tanti bei ricordi e pensieri di una vita che sembra essere trascorsa ad una velocità impressionante, la velocità di Milano.

Per un milanese come me, che ha sposato una milanese, con 2 figli milanesi, che vive a Milano e che ha vissuto intensamente l’energia di questa città e  in questa città ha percorso la sua storia lavorativa, con i sogni e le svolte, la scomparsa di Jannacci è un ‘emozione particolare perchè apre una finestra sul passato del mio essere milanese.

Jannacci è come un pezzo della mia vita nel senso che Jannacci per me c’è sempre stato, e fin da piccolo mi aveva sempre incuriosito e affascinato con le sue performance surreali, con le sue ballate trascinanti, dove i ritornelli come “Vengo anch’io! no tu no” o “Rido quando mi pare rido” o “La vita la vita … ” o “Perchè ci vuole orecchio…” sono diventati dei tormentoni che mi hanno accompagnato in anni bellissimi della mia vita, con il suo modo di cantare storie di una Milano affascinante, semplice, popolare, di un altro tempo, con una vena di umorismo unica e dissacrante.

Enzo Jannacci è uno di quei personaggi che come Giorgio Gaber, Dario Fo, Adriano Celentano, Cochi e Renato, Nanni Svampa, Teo Teocoli, Paolo Rossi, Aldo Giovanni e Giacomo, Gino e Michele, Diego Abatantuono, Claudio Bisio, Ale e Franz, Elio e le Storie Tese e tanti altri hanno cantato e raccontato la Milano degli ultimi 50 anni attraverso il cabaret, forma di spettacolo che a Milano ha avuto la sua massima espressione.

Ma Jannacci è stato un innovatore, a suo modo, e un milanese unico originale e inimitabile, che ha forse in Elio un degno erede, anche se le canzoni di Elio non trasmettono le stesse emozioni.

Questa è la mia personale selezione :

L’Armando

 “Vengo anch’io No, tu No”

 “Ho visto un Re” con Giorgio Gaber

 “Quelli che…”

“Quelli che …”  è un vero trattato di antropologia italica scritto insieme a  Beppe Viola, fonte di almeno una decina di tormentoni estrapolabili a piacere

Quelli che cantano dentro nei dischi perche’ ci hanno i figli da mantenere, oh yes!

Quelli che da tre anni fanno un lavoro d’equipe convinti d’essere stati assunti da un’altra ditta, oh yes!
Quelli che fanno un mestiere come un altro.
Quelli che accendono un cero alla Madonna perche’ hanno il nipote che sta morendo, oh yes!
Quelli che di mestiere ti spengono il cero, oh yes!
Quelli che Mussolini e’ dentro di noi, oh yes!
Quelli che votano a destra perche’ Almirante sparla bene, oh yes!
Quelli che votano a destra perche’ hanno paura dei ladri, oh yes!
Quelli che votano scheda bianca per non sporcare, oh yes!
Quelli che non si sono mai occupati di politica, oh yes!
Quelli che vomitano, oh yes!
Quelli che tengono al re.
Quelli che tengono al Milan, oh yes!
Quelli che non tengono il vino, oh yes!
Quelli che non ci risultano, oh yes!
Quelli che credono che Gesu’ Bambino sia Babbo Natale da giovane, oh yes!
Quelli che la notte di Natale scappano con l’amante dopo aver rubato il panettone ai bambini, oh yes!
Intesi come figli, oh yes!
Quelli che fanno l’amore in piedi convinti di essere in un pied-a-ter, oh yes!
Quelli, quelli che sono dentro nella merda fin qui, oh yes! Oh yes!
Quelli che con una bella dormita passa tutto, anche il cancro, oh yes!
Quelli che, quelli che non possono crederci neanche adesso che la terra e’ rotonda, oh yes!
Quelli che non vogliono tornare dalla Russia e continuano a fingersi dispersi, oh yes!
Quelli che non hanno mai avuto un incidente mortale, oh yes!
Quelli che non vogliono arruolarsi nelle SS.
Quelli che ti spiegano le tue idee senza fartele capire, oh yes!
Quelli che dicono “la mia serva”, oh yes! Oh yes!
Quelli che organizzano la marcia per la guerra, oh yes!
Quelli che organizzano tutto, oh yes!
Quelli che perdono la guerra… per un pelo, oh yes! Oh yes!
Quelli che ti vogliono portare a mangiare le rane, oh yes!
Quelli che sono soltanto le due di notte, oh yes!
Quelli che hanno un sistema per perdere alla roulette, oh yes!
Quelli che non hanno mai avuto un incidente mortale, oh yes!
Quelli che non ci sentiamo, oh yes!
Quelli diversi dagli altri, oh yes!
Quelli che puttana miseria, oh yes!
Quelli che quando perde l’Inter o il Milan dicono che in fondo e’ una partita di calcio e poi vanno a casa e picchiano i figli, oh yes!
Quelli che dicono che i soldi non sono tutto nella vita, oh yes!
Quelli che qui e’ tutto un casino, oh yes!
Quelli che per principio non per i soldi, oh yes! Oh yes!
Quelli che l’ha detto il telegiornale, oh yes!
Quelli che lo statu quo che nella misura in cui che nell’ottica, oh yes!
Quelli che non hanno una missione da compiere, oh yes!
Quelli che sono onesti fino a un certo punto, oh yes!
Quelli che fanno un mestiere come un altro.
Quelli che aspettando il tram e ridendo e scherzando, oh yes!
Quelli che aspettano la fidanzata per darsi un contegno, oh yes!
Quelli che la mafia non ci risulta, oh yes!
Quelli che ci hanno paura delle cambiali, oh yes!
Quelli che lavoriamo tutti per Agnelli, oh yes!
Quelli che tirano la prima pietra, ma che anche la seconda,la terza, la quarta e dopu? E dopu se sa no…
Quelli che alla mattina alle sei freschi come una rosa si svegliano per vedere l’alba che e’ gia’ passata.
Quelli che assomigliano a mio figlio, oh yes!
Quelli che non si divertono mai neanche quando ridono, oh yes!
Quelli che a teatro vanno nelle ultime file per non disturbare, oh yes!
Quelli, quelli di Roma.
Quelli che non c’erano.
Quelli che hanno cominciato a lavorare da piccoli, non hanno ancora finito e non sanno che cavolo fanno, oh yes!
Quelli li’…

Ciao Enzo!

Thanks! You've already liked this
No comments