QUANDO LE WEARABLE TECH SARANNO FASHION

Sono sempre più numerosi le sperimentazioni e lo sviluppo di oggetti indossabili che stanno irrompendo, sempre più frequentemente, anche in un settore molto ambito come il Fashion.

Prefferred location of wearable technology
Negli ultimi 2 anni si è aperta la corsa alle wearable tech da parte di molti player interessati ad entrare e imporsi in un mercato molto complesso, dove le previsioni parlano di un potenziale mercato di $ 30 billion nel 2018, e dove il settore fashion è uno dei più interessanti in prospettiva.

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Il settore sta riscuotendo grande interesse da quando si sono mossi big player come Google, che inizialmente ha cercato di lanciare prematuramente i Google Glass per poi correggere il tiro e stringere la partnership strategica con Luxottica, e più recentemente Apple che si è decisa nel lancio di Apple Watch, non riuscendo però a raggiungere l’obiettivo di creare un nuovo oggetto del desiderio.

Wearable-Tech


Sempre più la tecnologia sta diventando di moda, ma questo avviene sempre solo quando i prodotti diventano un fenomeno di lifestyle e di consumo.

Gli smartphone, per esempio, sono oggetti hitech che hanno raggiunto una larghissima diffusione a cui è difficile rinunciare, e oggi sono diventati anche oggetti di stile, dove estetica, materiali e design sofisticati sono ingredienti sempre più importanti e imprescindibili nel marketing di prodotto, segno che oggi possono essere considerati degli accessori di moda.

 

Quindi è importante sottolineare che, per avere successo, le wearable tech dovranno necessariamente prima entrare nelle abitudini di comportamento e negli usi quotidiani dei consumatori, per poi diventare una moda.

La sola “tecnologia indossabile”, seppure con con tanti ingredienti innovativi come sensori e display, non basta per giustificare un smartwatch vistoso, o degli smart glasses ingombranti – non basta che il braccialetto sia smart per monitorare battito cardiaco o calorie consumate, come non basta che una t-shirt cambi colore in base al cambiamento del meteo o che sia geolocalizzabile, perché spesso sono funzioni non ancora entrate nei comportamenti e nello stile di vita quotidiano delle persone.

I grandi Brand del fashion sono ancora ben lontani dall’introduzione di tecnologie wearable nella produzione di serie e molti brand hitech non hanno blasone, credenziali e contenuti per pensare di approcciare al settore fashion in maniera convincente.

Molte wearable tech sono ancora da classificare come sperimentazioni e progetti concept in mercati emergenti, sicuramente interessanti, ma dove i tempi di maturazione sono ancora tutti da verificare.

Per i produttori di wearable tech entrare in competizione con prodotti alternativi sulla fascia alta dei prodotti fashion-luxury come orologi, occhiali e gioielli è oggi un’operazione molto più complessa e rischiosa di quanto si pensi.

E’ necessario essere credibili per utilizzare argomenti e contenuti tipici del fashion: un brand hitech da solo normalmente non basta; solo Apple ha le credenziali per entrare in questo mercato, perché da sempre è il brand che più ci ha abituato a prodotti, che sono divenuti lifestyle status symbol, alla qualità del design, alla cura dei materiali, alla ricerca dello stile nei propri prodotti e che soprattutto vanta i target di consumatori di fascia alta che considerano unici i prodotti della mela morsicata.

Eppure non è bastato: Apple Watch non è riuscito a sfondare!

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Dopo l’entusiasmo iniziale per Apple Watch, l’interesse è decisamente precipitato sia sul mercato e sia nell’utilizzo dei clienti.

Apple Watch da alcuni è già considerato un flop, e si può già collocare tra i prodotti non essenziali.

Il dispositivo è in grado di fornire estensioni alle applicazioni presenti sul proprio iPhone senza il quale Apple Watch è poco più di un semplice orologio da polso.

 

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Quindi non è bastato il brand Apple, un prodotto sofisticato e innovativo,  con  un design ben concepito, una user interface funzionale e accattivante e soprattutto una strategia di comunicazione efficace per riuscire a coinvolgere  un ampio target di potenziali clienti e quindi non solo di Apple fans e geeker.

Questo ci dice quanto sia difficile imporre un prodotto wearable nel settore fashion

Probabilmente tra qualche anno il mercato esploderà, ma l’Internet of Things e le Wearable Tech applicati a prodotti per il settore Fashion, avranno necessariamente un periodo di maturazione e più lungo rispetto ad altri settori dove invece l’introduzione delle tecnologie IOT sarà molto più dirompente ed efficace.

Non cambia il risultato finale ma il tempo e i passaggi di maturazione per arrivarci sì.

Sergio Curadi

Dal 1984 mi occupo di comunicazione attraverso i new media digitali e, lavorando in questo settore da tanti anni, ho visto nascere ed evolvere la comunicazione digitale sin dalla commercializzazione dei primi personal computer e dal successivo avvento di internet. Amo il mio lavoro e lo porto avanti con grande impegno e passione! Ho partecipato attivamente nel mio piccolo, a questa grande trasformazione economica e culturale come imprenditore creando una delle prime e storiche Multimedia Factory Italiane la EQUART che ho guidato per quasi 20 anni coordinando e realizzando innumerevoli progetti, produzioni ed eventi multimediali. Negli ultimi anni ho svolto attivamente il ruolo di General Manager e Innovation Manager in diverse società specializzate nella Digital Communication attivando degli Innovation LAB. Da fine 2013 sono entrato in SATIZ Technical Publishing & Multimedia come Direttore della Divisione Multimedia Communication. A fine 2014 ho ideato e realizzato con il mio team di SATIZ TPM “IOTEXPO”, il 1° Virtual Expo dell’Internet of Things. Da gennaio 2014 sto lavorando allo sviluppo della piattaforma IOTEXPO per la mappatura e la catalogazione di tutti i progetti, le soluzioni, i prodotti e le aziende che si occupano di IoT e a diversi nuovi progetti di comunicazione crossmediale. Da settembre ho affiancato all’attività IOTEXPO, anche INTERNET OF ARTISTS la nuova Startup inglese che sta sviluppando un progetto di una piattaforma digitale innovativa per far interagire le communities di artisti e musicisti nel mondo.


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