UNA STORIA SU FACEBOOK…
Nel febbraio 2008, incontrai la responsabile marketing di un’importante casa editrice, con l’imprenditore della società per cui lavoravo come manager esperto di new media.
Forte dell’esperienza di alcuni anni prima in Equart con Maxonline e VogueGioiello.net, feci una presentazione del progetto per portare su web un magazine femminile sui temi della gravidanza e dei primi mesi dopo la nascita.
Un progetto bellissimo, un portale multicanale completo di un videoblog, di una web radio e di una serie di azioni innovative “unconventional”. Fra le azioni di comunicazione proposi di creare una community di mamme in gravidanza su Facebook, il Social Network che in Italia era in fermento da alcuni mesi.
I segnali che avevo allora, e bastava vedere cosa stava succedendo negli States per capire, dicevano che Facebook sarebbe diventato anche in Italia un fenomeno senza precedenti : in Italia allora c’erano solo 150.000 persone registrate, ma c’erano già i segnali di un ritmo di crescita veramente importante.
Il progetto mi piaceva molto! Era veramente innovativo ed ero convinto che sarebbe stato un successo, specialmente per l’uso dei social network dove questo magazine sarebbe stato veramente “il primo” a uscire con un’operazione integrata di publishing multicanale.
Beh, dopo la mia presentazione accompagnata da slide, budget e numeri previsionali, la direttrice marketing, “donna in carriera single tipo aggressivo e anche un po’ arrogante”, mi guarda con un atteggiamento “della serie so già tutto” e mi dice : sì il progetto è interessante, un po’ incasinato…mi sembra un po’ costoso…. ma cos’è ‘sta community … come si chiama… Facebook … ma si, ma non vede che è solo un sito per ragazzini, ma sì dai è per chi vuole cuccare ed è in cerca di avventure online, ne ho già visti e poi io come donna non mi iscriverei mai… no, no sta roba non funziona… (risatina) Curadi lei è un po’ un visionario…
6 mesi dopo il numero di utenti in Italia su Facebook era di 1.500.000 con una crescita progressiva mensile esponenziale, e una community femminile sui temi della gravidanza, avrebbe spopolato e sarebbero stati veramente i primi…
Proprio in questi giorni ho letto una ricerca condotta da Oxygen Media e Lightspeed Research e pubblicato su Mashable, dove si spiega che le donne sono rapite dal mondo di Facebook e non riescono ad abbandonare le vita virtuale che si creano attraverso questo Social Network e sono assolutamente “maniacali” nel controllo dei loro social account.
Ma va? Ma non l’avrei mai detto…
Come dire anche in quel caso ci avevo visto giusto, con 3 anni di anticipo però…. ed evidentemente la mia interlocutrice “forte delle sue convinzioni assolute” in quel momento non ci credette, ma credo che se potesse fare un rewind si rimangerebbe tutto… o forse no perchè dovrebbe ammettere di aver sbagliato e il tipo non era in grado di farlo….
Questo fatto è realmente accaduto ed ogni riferimento alla persona in questione non è puramente casuale… 😉
Comunque ora pubblico un po’ di numeri per comprendere cosa è diventato Facebook in Italia: